I sogni lucidi sono esperienze surreali nelle quali si ha la consapevolezza di trovarsi in uno spazio onirico e si prosegue nella narrazione, senza svegliarsi, assimilando gli elementi circostanti in intima e libera esplorazione. Possono essere sia divertenti che profondamente rivelatori, proprio come Post-it, il progetto di Luce Raggi. Padrona di casa e fondatrice di questo spazio indipendente per l’arte contemporanea, nata come disegnatrice poi diventata il Gian Burrasca della ceramica faentina, portata alla fantasticheria quanto alla pratica, ritorna al suo primo amore: la pittura su tela.
Il suo tratto distintivo, la decisa linea nera che descrive anche i mattoni della facciata, a tratti quasi scompare lasciando il posto alla rappresentazione dell’horror vacui, così come l’argilla che passa il testimone al cemento. Cemento su plastica, nulla da differenziare e tanto da dichiarare.
Post-it è un pensiero fugace, un’idea da ricordare, una catalogazione visiva di gioie ed incubi, una manche intensa di sasso-carta-forbici, un elefante al mercatino delle pulci, nonchè un vecchio zio dei social media. Nessuna spam, anzi tanta verità.

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Lucid dreams are surreal experiences in which one has the awareness of being in the oneiric space and continues in the narrative, without waking up, assimilating the surrounding elements in intimate and free exploration. They can be both amusing and deeply revealing, just like Post-it, the project room by Luce Raggi.
Hostess and founder of this independent space for contemporary art, carried to reverie as much as to practice, with this exhibition returns to her first love: painting on canvas.
Post-it is a fleeting thought, an idea to remember, a visual cataloguing of joys and nightmares, an intense manche of rock paper scissors, an elephant at the flea market, as well as the ancestor of social media.
No spam, rather a lot of truth.